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Cortometraggi

Sono disponibili i DVD con i cortometraggi presentati nel corso dell'Edizione 2010 di Effettobibbia.

I DVD saranno distribuiti nel corso degli incontri oppure possono essere richiesti alla segreteria.

 

 

 

Echo, di Alessandro Testa

Un universocaotico in cui ogni voce è destinata a perdersi inesorabilmente nel frastuono generale… è davvero questa l’essenza della realtà? O è forse possibile distinguere qualche piccola traccia di ordine alla base di tutto? Un ragazzo percorre un viaggio allegorico alla ricerca di una risposta, passando simbolicamente attraverso tutte le fasi che determinano il processo creativo; giunto al termine del suo cammino riuscirà a riconoscere quella voce nascosta che riecheggia nell’universo sin dal momento della sua nascita.

Alessandro Testa nasce a Bergamo nel 1983. Dopo essersi laureato in Scienze dei Beni Culturali alla Statale di Milano, decide di assecondare la sua passione per il disegno e per il cinema di animazione iscrivendosi al Corso di Perfezionamento di Disegno Animato presso la Scuola del Libro di Urbino. Durante il corso realizza il suo primo cortometraggio animato, Saturno, in cui cerca di indagare i temi del ricordo e della memoria. Dal 2008 si dedica alla creazione di animazioni, tra le quali i video per lo spettacolo teatrale Il giorno prima dell’inizio del mondo e la sigla per la nona edizione del festival di cortometraggi Cortopotere.

Frame da Echo di Alessadnro Testa

 

Sussurri e grida, di Massimo Corsini

Il corto Sussurri e grida si apre con lo sguardo indecifrabile, privo di pensiero ma presente, di un asino grigio, nel cui occhio umido si rispecchiano frammenti di mondo. Sopra la musica di Debussy cogliamo altri sguardi, fotografie di persone non più in vita ma che ancora silenziosamente ci parlano di loro. La pace del cimitero,popolato e percorso da figure umane e animali, è spezzata dal suono assordante di un' aspirapolvere. Finché il silenzio, l'acqua che goccia da un rubinetto, i cipressi mossi dal vento, gli sguardi enigmatici delle statue riprendono il loro spazio. Intermezzo: nella confusione di una fiera, gli asini continuano a osservarci e sussurrarci senza parole la richiesta di una comunicazione discreta, semplice, priva di clamori, non-spettacolare.

Massimo Corsini è nato a Brescia nel 1979. Laureato in Filosofia con una tesi sul regista spagnolo Luis Buñuel, ha iniziato durante gli anni dell'università ad interessarsi di cinema prima a livello teorico, poi pratico. Ha frequentato un corso di specializzazione sul film-documentario presso il Lab 80 di Bergamo, e ha realizzato tra l'altro i documentari 2 metri a 50Nessun dorma (presentato al festival “Filmmaker doc 12”), Vi trovo tutte là, Il berretto sta alla pipa (presentato al festival “Filmaker doc 13”), sempre in collaborazione con Lab 80. Lavora come operatore video indipendente.

Frame da Sussurri e grida di Massimo Corsini

 

Ai fratelli minori, di Giuliano Magni

 Un quartiere, un negozio di ortofrutta il proprietario e la clientela. Il documentario racconta la vita di un piccolo negozio di quartiere, un quartiere popolare. In pochi metri quadrati i clienti, le persone si incontrano, si incrociano si parlano. Nico, il proprietario, gli vende frutta, verdura scatolame ma non si ferma a questo, quando riesce aiuta le persone più anziane facendo loro qualche favore. Il negozio è un piccolo mondo a se, un luogo dove le relazioni tra le persone sono importanti.

Giuliano Magni nasce a Bergamo nel 1968. Nel 1990 si diploma presso la Scuola per le Tecniche Cine-Televisive del Comune di Milano nel corso di formazione professionale per operatore di ripresa. Si inserisce subito nel settore lavorativo occupandosi della ripresa, con l'esperienza si specializza poi anche nel montaggio e nella regia. In 20 anni di attività ha realizzato prodotti audiovisivi di diversa tipologia, dal documentario al cortometraggio al filmato industriale. E' ideatore e fondatore del festival internazionale di cortometraggi, Cortopotere ShortFilmFestival. Dal 2000 ne è il direttore artistico.

Frame da Ai fratelli minori di Giuliano Magni

 

COMETEcomeTE, di Beppe Manzi

COMETEcomeTE è un cortometraggio ispirato ai passi del libro di Giobbe, in cui si fa accenno ad una protesta contro Dio. Qui una madre - interpretata da Sara Bertelà (Il mio miglior nemico di Carlo Verdone) - non accetta che il proprio figlio, che ha cresciuto da sola, dopo un incidente con il motorino sia in coma in pericolo di vita. Sfoga così la propria rabbia contro il curato dell'oratorio, Don Fabio - interpretato da Paolo Labati (“Zelig”), che conosce bene la famiglia perché sia mamma che figlio sono assidui frequentatori della Parrocchia. Si intrecciano così una serie di discussioni in cui la donna chiede spiegazioni del volere divino, protestando vivacemente contro quel Dio che ha pregato a lungo negli anni precedenti, ma che ora le pare le abbia voltato le spalle. Contemporaneamente la protesta religiosa diviene anche una protesta "scientifica", perché la donna ha moti altrettanto spazientiti verso il dottore - interpretato da Pietro Ghislandi, comico bergamasco - che ha in cura il ragazzo, perché le pare che ogni frase pronunciata dal medico sia buona solo a tenere tranquilla la situazione. Ma la donna non si accontenta, e anche da lui pretende risposte. Parallelamente una figura silenziosa e misteriosa si muove tra le maglie della narrazione: chi è quel ragazzo che compare costantemente agli occhi della donna in chiesa e in ospedale?

Beppe Manzinasce a Bergamo nel 1980. Dopo gli studi classici, consegue una laurea in Cinema e audiovisivi presso il DAMS di Brescia. Collabora con la casa di produzione GekoFilm alla realizzazione di documentari di viaggio, in onda su RAI 1. Collabora con L'Eco di Bergamo, e successivamente con BergamoTv, per cui realizza spot, sigle e programmi tv. Realizza i videoclip della band vincitrice di “Emergenti”, il programma di BergamoTv. Insieme a Matteo Bini gestisce la casa di produzioni audiovisive, Oki Doki Film, con sede a Bergamo.

Frame da COMETEcomeTE di Beppe Manzi

 

Per dono, di Matteo Bini

Per dono è un cortometraggio ispirato ai passi dei Vangeli di Matteo e Luca, in particolare alla parabola del figliol prodigo e alle ultime parole di Gesù: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". Infatti il tema del perdono è centrale nella vicenda di Claudio - interpretato da Pier Paolo Candela - quasi 40enne, che torna al proprio paese dopo aver scontato un periodo in carcere. Tornando nei luoghi d'origine, ritrova gli amici, la vita di tutti i giorni, e anche la felicità di una nuova libertà. Ma tutto questo non gli può bastare. Ha bisogno del "loro" perdono, non solo di quello di Dio, e dal confronto con il parroco del proprio paese capisce che il perdono che sta cercando sta diventando quasi una pretesa. Ma la volontà di parlare a quei genitori è troppo forte: Claudio si presenta al loro cancello. C'è forse una speranza anche per lui?

Matteo Bini nasce a Bergamo nel 1983. Si diploma nel 2004 in Operatore di edizione seguendo il corso di montaggio cinematografico e televisivo presso la Scuola di Cinema, Televisioni e Nuovi Media di Milano. Dopo varie esperienze come montatore per le principali emittenti televisive - Rai, Mediaset, Sky - intraprende la strada di montatore free lance. Lavora con Salvatore Nocita sul film documentario Antonio Ligabue, presentato al Festival di Roma, e con Ruggero Gabbai, per il montaggio di Io ricordo, prodotto da Gabriele Muccino. Insieme a Beppe Manzi gestisce la casa di produzioni audiovisive, Oki Doki Film, con sede a Bergamo.

Frame da Per dono di Matteo Bini