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 effettobibbia 2022

XII EDIZIONE

LA PARABOLA DI GIOBBE

un giusto messo alla prova

 

Giobbe è uno dei libri e dei personaggi più famosi della Bibbia. È un libro sconvolgente che non si piega a facili interpretazioni, tanto che, secondo san Girolamo, «spiegare Giobbe è come stringere tra le mani un’anguilla o una piccola murena: quanto più la premi, tanto più ti sfugge di mano».

Giobbe non è lo stereotipo dell’uomo paziente e rassegnato. La sua voce di Giobbe è la voce universale dell’umano posto di fronte a una sofferenza estrema ritenuta immeritata. Giobbe urla la sua ribellione e a nulla vale il tentativo dei suoi amici di zittirlo. Secondo Lamartine, quella di Giobbe «non è la voce di un uomo, ma la voce di un tempo, il primo e ultimo vagito dell’anima, anzi, di ogni anima».

Niente di strano quindi che questo libro abbia dato vita a una sterminata serie di riletture letterarie, filosofiche, artistiche, cinematografiche. In questa edizione di Effettobibbia ci soffermeremo su alcune di queste voci, con particolare riferimento al cinema.

 

Una rassegna cinematografica (La figura di Giobbe nel cinema), letture (brani dal libro di Giobbe, Un confronto tra Giobbe e David M. Turoldo), conferenze (Il nome di Giobbe è il suo dramma, Giobbe, eroe tragico?), lettura drammatizzata (Yossl Rakover si rivolge a Dio).

 

      Giobbe, provato nel corpo e nei beni, maledice la sorte umana. È grande poesia. Arrivano gli amici e stracciandosi le vesti esaminano la colpa di Giobbe al cospetto di Dio. Giobbe grida di essere stato giusto. Giobbe non sa perché Dio lo abbia colpito. Giobbe non vuole parlare con loro. Giobbe vuole parlare con Dio. Dio appare sul carro di una tempesta. Davanti all'uomo aperto fino al midollo loda la propria opera: i cieli, il mare, la terra e gli animali. E specialmente Behemoth, e in particolare Leviatano, bestie che riempiono d’orgoglio. È grande poesia. Giobbe ascolta – Dio parla a sproposito, perché non desidera parlare a proposito. Perciò si affretta a prostrarsi davanti a Dio. Ora gli eventi si susseguono rapidamente. Giobbe recupera gli asini e i cammelli, i buoi e le pecore aumentati del doppio. La pelle comincia a coprire il cranio che mostra i denti. E Giobbe lo permette. Giobbe acconsente. Giobbe non vuole guastare il capolavoro.

Wisława Szymborska

 

 


rassegna stampa

 

 

 

 

 

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